Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, una delle patologie femminili più diffuse al mondo. Per l’occasione vogliamo sensibilizzare tutte le donne sull’importanza di sottoporsi a controlli regolari, fondamentali per una diagnosi precoce.
Quali sono i campanelli d’allarme?
Cosa prevede il percorso di screening?
Su quali fattori di rischio possiamo intervenire?
PREVENZIONE SENOLOGICA
Il carcinoma mammario è il tumore femminile più diffuso a livello mondiale.
I progressi della medicina e gli screening per la diagnosi precoce hanno determinato una diminuzione del tasso di mortalità, nonostante il continuo aumento dei casi.
TUMORE DELLA MAMMELLA. ECCO COSA C’È DA SAPERE.
Il cancro al seno si presenta in diverse forme, classificabili in due categorie: non invasive e invasive. Le forme non invasive, note anche come carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti mammari senza espandersi al di fuori del seno. Sono tipologie di neoplasie che si manifestano come noduli palpabili identificabili tramite mammografia. Il più comune è il carcinoma duttale in situ. Tra le forme invasive, invece, il carcinoma duttale infiltrante rappresenta circa il 75% di tutti i casi di tumore al seno. Qui il tumore passa dalla sua sede primaria ad altre parti del corpo attraverso le vie linfatiche e i vasi sanguigni, intaccando linfonodi e altri organi e generando metastasi.
COME RICONOSCERE I SEGNALI?
La maggior parte dei noduli alla mammella non provoca alcun dolore. Tuttavia, ci sono dei sintomi che possono indicare la comparsa, benigna o maligna, del tumore:
- un nodulo o un ispessimento del seno;
- cambiamenti nelle dimensioni o nella forma di una o di entrambe le mammelle;
- alterazioni della pelle (cute a buccia d’arancia, avvallamenti, fossette);
- arrossamenti intorno al capezzolo;
- cambiamenti nell’aspetto del capezzolo o della pelle circostante;
- perdite di liquido anomalo o sanguinamento del capezzolo;
- rigonfiamenti sulle ascelle;
- dolore ingiustificato al seno o all’ascella.
PERCHÉ È IMPORTANTE LO STILE DI VITA.
Oltre al fattore della familiarità, il tumore al seno è influenzato dallo stile di vita. Secondo l’ultimo report del 2023 di Quotidiano Sanità, seguire una sana alimentazione e una corretta routine quotidiana riduce del 27% il rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, in Italia, si osserva che un’alta percentuale di donne segue un regime di vita poco salutare: il 36,9% è sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l’11,1% è obeso, il 15,3% fuma e l’8,7% consuma alcol in quantità eccessive. Questi dati sono preoccupanti se consideriamo che:
- l’eccesso di peso, in particolare dopo la menopausa, può aumentare il rischio di tumore al seno (il tessuto adiposo produce ormoni estrogeni che a loro volta possono stimolare eccessivamente la ghiandola mammaria);
- 50 grammi di alcol al giorno, equivalente a poco più di 3 bicchieri, possono aumentare il rischio di cancro del 50% rispetto a chi non ne beve.
LA PREVENZIONE PARTE DA TE. LA MAMMOGRAFIA.
Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne tra i 50 e i 69 anni e consente di individuare il tumore nella sua fase iniziale. Tra i principali esami della mammella, la mammografia individua i noduli, anche di piccole dimensioni, non percepibili al tatto. Un esame con esito dubbio o sospetto può richiedere ulteriori approfondimenti utili per escludere o confermare la presenza di alterazioni. Tra questi ci sono l’ecografia mammaria, l’ago aspirato per esame citologico, la biopsia per esame istologico o la risonanza magnetica.
I 3 STEP PER FARE L’AUTOESAME DEL SENO.
Conoscere il proprio corpo, controllando mensilmente il seno, aiuta a percepire anche i più piccoli cambiamenti. L’autopalpazione è una pratica, non invasiva, da eseguire nella prima o nella seconda settimana della fine del ciclo mestruale a partire dai 20 anni. È molto semplice e richiede tre step fondamentali:
- Posizionati in piedi davanti ad uno specchio con le braccia abbassate per osservare eventuali cambiamenti del seno.
2. Posizionati in piedi davanti a uno specchio con le braccia dietro la testa per osservare se ci sono retrazioni della cute o del capezzolo. - Sdraiati su un piano rigido portando il braccio sotto la testa dalla parte del seno che vuoi esaminare, ed esegui movimenti circolari dall’esterno verso l’interno.
Se durante il test noti delle anomalie, non allarmarti perché alcune alterazioni del seno possono anche essere benigne. Tuttavia, è sempre consigliato consultare un medico per un controllo più approfondito.
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