Il “mal di schiena” rappresenta una problematica medica molto importante, sia per la sua diffusione che per le conseguenze sulla vita personale e lavorativa.
Nel mondo occidentale rappresenta infatti una della prime cause per cui una persona chiede aiuto al proprio medico. In ambito lavorativo è una delle principali cause di assenteismo a prescindere dalla mansione svolta.
Chi non ha mai avuto “il mal di schiena”? da semplice fastidio in regione lombare che aumenta nei giorni al “colpo della strega” che improvvisamente ci blocca…. il mal di schiena può manifestarsi in vari modi che riflettono la causa che lo ha determinato e lo stato di salute della persona.
Fondamentale per poter capire come prevenirlo e gestirlo è capire la causa che lo determina. Ecco quindi la prima cosa importante da sapere: in caso di mal di schiena occorre da subito consultare il proprio medico che valuterà l’opportunità o meno di fare accertamenti (ad esempio, radiografia o risonanza magnetica della colonna, visita specialistica fisiatrica o ortopedica) al fine di arrivare ad una diagnosi corretta.
Il punto fondamentale è capire se il mal di schiena è determinato da una semplice contrattura muscolare (maggior parte dei casi), o se invece vi è anche una problematica a carico della colonna vertebrale /dischi intervertebrali (ernie al disco, protrusioni discali, ecc) con eventuale interessamento delle radice nervose che escono proprio dai forami delle vertebre (in questi casi è possibile un’estensione del dolore lungo l’arto inferiore).
Nei casi non complicati, il dolore che si accusa alla schiena è principalmente dovuto alla contrazione muscolare. Non è la vertebra, la parte ossea che fa male come molti pensano! Bensì i muscoli, e non solo i grossi muscoli della schiena ma anche (e soprattutto) quei piccoli muscoli che uniscono una vertebra all’altra stabilizzando la colonna vertebrale. Varie sono le condizioni che determinano /peggiorano questa contrazione: dalla postura errata a processi infiammatori locali. Ovviamente condizioni cliniche individuali (come scoliosi o altro) devono essere tenute in considerazione.
Perché la postura è così importante nel determinare il dolore alla schiena? La schiena non è una colonna dritta, bensì sono presenti delle curvature fisiologiche (vedi figura 1): se la nostra postura permette alla colonna di mantenere queste curvature (posizione fisiologica di riposo) allora non
avremo problemi perché la muscolatura potrà essere nella sua condizione naturale di riposo.
Viceversa posture non corrette, dove soprattutto a livello lombare (bassa schiena) e cervicale (collo), non è mantenuta la normale curvatura, possono determinare una eccessiva contrazione dei muscoli con conseguente dolore (vedi ad esempio figura 2).
In ambito lavorativo molte sono le occasioni in cui potrebbe essere favorita una postura scorretta: dallo stare seduti per utilizzare il computer, alla guida dell’auto, alla movimentazione manuale carichi, allo svolgimento di azioni ripetitive. Anche la vita privata, però, è ricca di tali occasioni! Anche stare seduti sul divano o pesino dormire su un materasso non adatto possono riservare delle insidie.
Come poter gestire il mal di schiena? Come sopra ricordato per una corretta terapia occorre una corretta diagnosi. In casi importanti, dove il dolore è molto presente così da limitare la normale vita, possono essere necessari alcuni farmaci (antidolorifici, antiinfiammatori, cortisonici) per un periodo limitato, accompagnati in un secondo momento da fisioterapia mirata e prescritta caso per caso.
La parte del leone, però, viene giocata dalla prevenzione, importante per tutti, sia per chi è già stato vittima del mal di schiena, sia per chi fortunatamente non lo conosce. La prevenzione è basata su due fondamentali pilastri:
- Mantenere una postura corretta quando si svolge una certa funzione (dal camminare, al lavoro al computer, alla movimentazione dei carichi, ecc) anche con l’ausilio di strumenti ergonomici (sedie, divani, materassi, ecc), in modo da mantenere la muscolatura della colonna nella posizione più naturale possibile (con i muscoli che non devono fare fatica!)
- Mantenere una muscolatura della colonna (ed anche di tutto il corpo) ben allenata, con esercizi che aiutino a rilassarla (se contratta) e poi rinforzarla. Qui entra in gioco l’esercizio fisico! Stretching, pilates, yoga, esercizi di ginnastica per rinforzare i muscoli della colonna la fanno da padrona. Non dimentichiamoci che anche modalità di esercizio tipicamente aerobiche endurance, soprattutto il nuoto, hanno un ruolo fondamentale per la salute della nostra colonna vertebrale. Il nuoto infatti è l’esercizio che per eccellenza unisce all’allenamento cardiorespiratorio quello muscolare ed in particolare di quei piccoli muscoli della colonna spesso mal trattati da posture scorrette. Stile libero e dorso sono gli stili più adatti. Parlando di esercizio fisico non dobbiamo dimenticare che alcune modalità di esercizio potrebbero invece peggiorare un mal di schiena: si tratta di quelle modalità che impongono grandi impatti sulla colonna specie lombare, come ad esempio la corsa i salti, o che obblighino la colonna a mantenere per lungo tempo posture non fisiologiche, come ad esempio la bicicletta. Attenzione quindi alla scelta della modalità di esercizio, meglio sempre avere un consiglio medico personalizzato specie se si soffre di mal di schiena. Unire modalità diverse, tra loro complementari, è spesso una soluzione vincente! Ad esempio jogging e nuoto si completano a vicenda!
13.11.23
Prof. Daniela Lucini
Professore Ordinario MEDF/01
Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport ed Esercizio Fisico Università degli Studi di Milano
Dipartimento Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale
Direttore Servizio Medicina Esercizio Fisico e
Direttore Laboratorio Sperimentale di ricerche di medicina dell’esercizio fisico
IRCCS Auxologico, Milano